Vacallo 9.2.2020
Onorevole Signor Sindaco
Onorevoli Municipali
Con la presente, avvalendoci delle facoltà concesse dalla LOC (art. 66 LOC) e dal Regolamento comunale (art. 14), ci permettiamo di interpellare il Municipio su un tema che già in passato è stato discusso.
Visto che però non vi sono stati sviluppi di rilievo, troviamo doveroso risollevare l’argomento.
Negli ultimi anni lungo il tratto di autostrada Italiano che collega il casello di Grandate alla dogana di Brogeda sono stati costruiti diversi ripari fonici.
Attualmente si vede un cantiere aperto dopo le gallerie del Monte Olimpino e poco prima dell’uscita per Como, in una zona in cui però non sembrano –accanto all’autostrada- esserci grandi insediamenti abitativi.
Per contro nel breve tratto autostradale tra la dogana di Brogeda e l’imbocco delle prime gallerie non è ancora stato fatto per il momento nulla.
Questo nonostante il fatto che il tratto autostradale sia particolarmente trafficato, vista la presenza della dogana e del raccordo che permette l’accesso in autostrada a chi proviene dalla strada statale Regina, che costeggia il Lago di Como.
Questo stato di cose riguarda inoltre un comparto abitativo ampio, che si estende sia sul comune di Maslianico, sia su Piazza nel comune di Cernobbio, sia su buona parte del comune di Vacallo (Roggiana ed intero comparto di Vacallo alta ad est del nucleo).
A questo si aggiunge un altro fatto già segnalato in passato.
Sempre nel comparto di Brogeda, in alcuni giorni feriali ed anche al sabato, sempre verso le 7:00 di mattina, si procede allo svuotamento di campane contenenti vetro riciclato. Questo processo causa evidentemente un forte disturbo acustico.
Considerando quanto sopra sottoponiamo al Municipio le domande seguenti:
- Ci sono aggiornamenti riguardo ai previsti lavori di risanamento fonico del tratto autostradale antistante ai comuni Maslianico, Cernobbio e Vacallo?
- E’ possibile fare quache cosa per evitare che i contenitori del vetro riciclato vengano svuotati la mattina presto e durante il sabato?
Ringraziamo per l’attenzione e porgiamo distinti saluti,
Sergio Peverelli Paolo Figini