Negli ultimi tempi si è parlato molto di soluzioni alternative ai livelli di scuola media e anche dell’introduzione del tedesco già dalla prima. Fermo restando che sui livelli ora ci sarà la sperimentazione e si vedrà poi che conclusioni tirare, resto scettica sulla seconda tematica. Trovo che la griglia oraria dei ragazzi delle scuole medie sia già molto carica senza aggiungere ancora ore e nemmeno troverei giusto sottrarle all’altra lingua nazionale. Oltretutto ci sarebbe un ammanco di docenti che non renderebbe possibile la realizzazione dell’idea in tempi brevi (i docenti vanno formati). Nell’ottica di rinforzare le conoscenze di tedesco, mi era sembrata una buona idea quella della mozione della deputata Ermotti Lepori di sfruttare a tal scopo le lunghe vacanze estive attraverso corsi come “lingue e sport” ma rivisitati e resi più specifici e quindi corsi di “lingua e lingua”, proposta però bocciata recentemente dal Gran Consiglio. Ho guardato l’offerta in Ticino in tal senso dedicata ai ragazzi delle scuole medie. Ho trovato dei corsi di lingue e sport con internato al prezzo di fr 960 per due settimane che scenderebbero a fr 650 in esternato, con scelta però di una sola lingua/materia scolastica. Quindi o francese o tedesco o matematica. Altri corsi estivi con possibilità di recuperare diverse materie sono offerti nel privato a prezzi decisamente non per tutti: due settimane a fr 1450. Dalla mia esperienza di responsabile di una colonia, vedrei positivamente un rafforzamento dell’offerta di ripasso scolastico che, con uno sforzo finanziario minimo, potrebbe essere ripresa anche da enti come le colonie dove, oltre alla preziosa componente socioeducativa che le stesse portano in sé, i ragazzi avrebbero modo di rinfrancare le conoscenze scolastiche nelle materie più ostiche. La retta sarebbe sicuramente più vantaggiosa dal momento che si potrebbe far capo a studenti liceali e universitari o magari anche ad allievi docenti del DFA e, perché no, a docenti in pensione. Il tutto da vedere come semi-volontariato pagato in modo più simbolico. Sono sicura che le famiglie gradirebbero molto un’offerta di questo genere con costi accessibili a tutti. Invito il futuro responsabile del DECS e il nuovo Gran Consiglio, al quale sono candidata con queste sensibilità, a considerare nuove opzioni in modo complementare alle attuali offerte e alle importanti riforme scolastiche che tuttavia necessitano ancora di tempo.
Lucia Rizza, candidata al Gran Consiglio per Il Centro